La GALLERIA di Firenze

LA GALLERIA
DI ARTE DEL PROFUMO®
ACQUA DI FIRENZE®

La Galleria, nei pressi di una antica strada romana, è su una piccola piazza un tempo chiamata “piazza del Trebbio”,
dal latino trivium, l’incrocio di tre vie.
Oggi fa parte di via “delle Belle donne”, che va dal centro della città alla vicina celebre piazza di Santa Maria Novella.

LA GALLERIA
DI ARTE DEL PROFUMO®
ACQUA DI FIRENZE®

La Galleria Acqua di Firenze

LA FINESTRA
“DELLE BELLE DONNE” ©

La finestra delle belle donne

LA FINESTRA
“DELLE BELLE DONNE” ©

La Finestra della Galleria è su via Belle Donne.
Firenze è famosa per la bellezza delle donne che vi abitarono.

Qui passò probabilmente Beatrice, ispiratrice di Dante che vide al vicino ponte di Santa Trinita.
La bellissima Simonetta Vespucci, la Venere del Botticelli, abitava nel vicino Borgo Ognissanti.
Anche Monna Lisa Gherardini, la Gioconda immortalata da Leonardo, abitò qui vicino.

SALA PANTHEON

La sala d’ingresso rappresenta la vita e l’Universo.

Il pavimento, in simil-legno, è la zattera, la barca della nostra vita.

Intorno, sullo zoccolo e sui piani dei mobili, un nastro di mosaico azzurro è l’oceano dove scorre la barca della nostra vita.

In alto, il soffitto rappresenta il cielo, con al centro un cerchio bianco, che, come nel Pantheon, apre la vista verso l’Ultra-Mondo. 

Gli specchi sulle pareti rappresentano noi stessi, che riflettiamo sul significato della nostra vita nell’immensità di questo Universo.

SALA PANTHEON

Sala pantheon
FINESTRA DELLA BELLEZZA
Finestra della bellezza

FINESTRA DELLA BELLEZZA™

FINESTRA DELLA BELLEZZA™

Tra la vetrina dorata e le mensole con le creazioni di
ACQUA DI FIRENZE ® , ecco il primo diretto contatto con l’arte di Firenze.

LA FINESTRA DELLA BELLEZZA™, un artistico espositore disegnato da Dario da Firenze ®

e ispirato alle finestre bifore trecentesche di Orsanmichele a Firenze.
L’arte di una storia straordinaria fa da quadro al presente ed al futuro dell’arte di ACQUA DI FIRENZE ®.

Fragranze acqua di firenze

IL MUSEO
DI ARTE DEL PROFUMO®
di Firenze

IL PRIMO MUSEO ARTISTICO OLFATTIVO

Firenze, dove è nata la profumeria moderna, offre ai visitatori di tutto il mondo il primo Museo Artistico Olfattivo, che narra la storia dei profumi collegata con la storia di opere d’arte e con un percorso olfattivo.

LE SALE

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INGRESSO

La prima sala è la stessa Sala Pantheon di entrata della
Galleria. Qui è la parte introduttiva del Museo, dedicata alle civiltà antiche.
La luce, che arriva dalla Finestra delle
Belle donne e idealmente anche dall’apertura sul soffitto, come nel Pantheon, guida il visitatore ad inoltrarsi nel Museo.

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INGRESSO

INGRESSO

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PORTICO DI VENERE

Portico di venere

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PORTICO DI VENERE

Il portico di Venere, con dipinti di colonne composite, segna il passaggio dall’età antica a quella moderna, nel segno di Venere, la dea della bellezza.

Venere, la greca Afrodite, sarebbe nata, secondo il mito prevalente, a Cipro, famoso centro profumiero dell’antichità, che con i suoi prodotti cosmetici, come la cipria, resterà importante anche nelle epoche successive e arriverà a ispirare anche dei profumi moderni.

Nel portico, una riproduzione della Venere sorgente dalle acque, capolavoro del Rinascimento dipinto dal Botticelli nella seconda metà del ‘400 e conservato nella Galleria degli Uffizi.

Il visitatore, circondato da specchi, attraversa come un percorso iniziatico per riflettere sul profumo del tempo e sulla relazione tra il profumo, l’uomo, la divinità e l’idea di bellezza.

Venere acqua di firenze

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CHIOSTRO DEL PARADISO

Il Chiostro del Paradiso, decorato anch’esso da Dario da Firenze ®, rappresenta la libertà spirituale, aperta sull’infinità dello spazio e del tempo, unendo due affascinanti idee del Rinascimento :

a) Il luogo ideale, della massima armonia.
b) La camera ottagonale degli specchi, di Leonardo da Vinci

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CHIOSTRO DEL PARADISO

chiostro del paradiso
chiostro del paradiso

a) Il luogo ideale, della massima armonia, è raffigurato da un chiostro rinascimentale con 8 lati e 8 colonne.

Si riprende il simbolo dell’ottagono, presente anche nel logo di ACQUA DI FIRENZE ®, usato fino dall’antichità per rappresentare il massimo equilibrio e contatto tra Dio (il cerchio) e l’uomo, la materia (il quadrato).

Per raffigurare un chiostro ottagonale in un locale quadrato si sono usati degli archi angolari, che offrono questa illusione ottica.

Gli archi del Chiostro del Paradiso si aprono sul cielo, con una luce omogenea.
L’opera mira ad una atmosfera rarefatta e celestiale simile a quella della Crocifissione di Pietro Perugino, affresco nella sala capitolare dell’ex-convento di Santa Maria Maddalena dei Pazzi a Firenze, databile al 1494-1496.

chiostro del paradiso

La forma delle colonne e degli archi rinvia invece al portico degli Innocenti, ideato a Firenze dal Brunelleschi, capolavoro e modello del primo Rinascimento.

I tondi sopra gli archi, che si aprono sul celeste del cielo, riprendono i tondi in terracotta invetriata aggiunti al portico degli Innocenti da Andrea della Robbia alla fine del ‘400.

chiostro del paradiso
chiostro del paradiso

b) L’altra idea ispiratrice è quella della camera ottagonale degli specchi, di Leonardo da Vinci, che rinvia le immagini all’infinito.

Un luogo allo stesso tempo chiuso ma infinito, dove la mente supera i limiti delle dimensioni dello spazio e del tempo.

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STUDIOLO DEL PROFUMIERE

Lo studiolo è dove il profumiere, isolandosi, con il suo tavolo e gli olii essenziali, crea le sue fragranze.

Due capolavori del Rinascimento fiorentino del ‘400 lo accompagnano in questo luogo segreto e affascinante :

– la Primavera del Botticelli, che rappresenta la ricchezza della natura, che offre, con i suoi doni, le basi per le essenze;

– la Città ideale, una prospettiva perfetta che valorizza ogni sua parte e dove tutto è armonia, come un modello ideale di perfetto profumo.

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STUDIOLO DEL PROFUMIERE

STUDIOLO DEL PROFUMIERE
STUDIOLO DEL PROFUMIERE
STUDIOLO DEL PROFUMIERE

Lo studiolo del profumiere è ispirato agli studioli dei primi Granduchi di Toscana, di Cosimo I e, soprattutto, di Francesco I dei Medici.

Sono luoghi ristretti, riservati, circondati da opere d’arte e con armadi segreti, dove uscire dal tempo e dallo spazio ed entrare in una dimensione astratta, aprendosi alla conoscenza, alla bellezza, alla creatività, alla riflessione.

Lo studiolo di Francesco I dei Medici, in particolare, nel palazzo della Signoria, a Firenze, è considerato anche il primo museo moderno.

STUDIOLO DEL PROFUMIERE

Dall’idea dello studiolo di Francesco I dei Medici si svilupperà l’ottagonale Tribuna degli Uffizi, il cuore della Galleria degli Uffizi.
Un luogo dove concentrare e confrontare la bellezza e l’arte del passato e del presente e sentirsi immersi nello stupore e nella meraviglia.

STUDIOLO DEL PROFUMIERE

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BIBLIOTECA INCANTATA

Dallo Studiolo del Profumiere si accede alla Biblioteca incantata, decorata come un chiostro rinascimentale.
Fra le colonne dorate e gli specchi, la riproduzione di un capolavoro di Raffaello, la Madonna del cardellino, dipinta a Firenze intorno al 1506.
Un’atmosfera sospesa, magica, dove i libri dei profumi fanno riflettere e sognare.
L’Arte ispira l’Arte.
Passa, nell’aria, il profumo della Bellezza.

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BIBLIOTECA INCANTATA

IL PERCORSO MUSEALE